08 novembre 2005

PER LA SERIE: Ecco il Folklore!

Il Palio di Mazzarello sul Chiano (parte seconda)

Dal nostro inviato - Demetrio Paparoni


Benvenuti alla seconda parte del nostro viaggio nel mondo del Palio di Mazzarello.

La mattina della domenica, dopo una lauta colazione a base di Cicciarelli (sfogliate fritte a base di farina di ciccioli con zucchero a velo), i contradaioli si spostano nella centrale Piazza Gaetano de Prittis (martire della guerra civile, 1913-1930) per il rito della Tratta.
Dovete sapere che a Mazzarello si svolge un palio fuori dall'ordinario, unico nel suo genere, che contempla una corsa di cavalli su cavalli. In parole povere, due o più cavalli amici o parenti si presentano alla tratta chiedendo di partecipare alla corsa (spesso si tratta di amici che fanno uno scherzo per l'addio al celibato di uno di loro... che burloni). Tutti i cavalli, indossate le classiche casacche bianche (ma solo in una seconda fase, dopo una prima scrematura), partecipano alla selezione che consiste in una corsa detta “alla lunga” di 15 km, accoppiati secondo estrazione. Può capitare così di vedere cavalli da tiro di 400 kg cavalcare purosangue e mezzosangue, e viceversa.
Una volta compiuta la selezione, le 4 accoppiate vengono condotte alle sedi sulle note dei tipici canti che si tramandano da secoli, del tipo “Noi siam quelli di Troppo Fuori, rispettate ‘sti colori, che si vinca o che si perda, sarà sempre Sotto Sopra Fuori merda”….

Nella foto:
fase iniziale della Tratta.
Da notare l'enorme quantità di cavalli scossi
(essendo tutti cavalli, non si notano i fantini)









[continua…]

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