11 gennaio 2010

da www.sunto.org

Nell'ordinamento italiano non può esistere una legge a favore delle Contrade, bensì per il Palio di Siena

Ha ragione da vendere il Priore della Chiocciola Roberto Martinelli, allorché afferma che le Contrade vivono non in funzione del Palio; ma, al contempo, ha ragione anche chi sostiene che, senza il Palio, le Contrade sarebbero circoscritte ad attività puramente di circolo sociale, pur con un retroterra di notevole entità. Insomma hanno ragione tutti coloro che sostengono che il Palio senza Contrade non esisterebbe, e che le Contrade, senza il Palio, non esisterebbero, o quasi. Non c'è bisogno di scomodare la storia per la validità di questo concetto, basta vedere, e studiare, la quotidianità per rendersi conto che le tesi sono ambedue valide e reggono il confronto. Ma allora perché il Palio non può fare a meno delle Contrade, e viceversa? Perché tra l'entità Palio e quella delle Contrade si trova nel mezzo il Comune di Siena, l'ente locale che da secoli, molto prima ancora che nascesse l'Unità d'Italia, sovrintendeva e assicurava lo svolgimento della Festa della città, non di quella dei Nobili che si svolgeva il 15 agosto. In tutte le sue trasformazioni storiche, dalla Biccherna, alla Comunità, alla Municipalità, al Comune, il Palio è riuscito a conservare intatte tutte le sue prerogative organizzative e questo solo perché le Contrade si sono limitate alla partecipazione, non certo all'organizzazione dell'evento. Non esiste manifestazione al mondo che dal 1659 abbia regole precise e scandite a tal punto che oggi ne fanno la parte centrale dell'intera organizzazione. Non esiste manifestazione al mondo che possa vantare quello che può vantare il Palio di Siena: unico e preciso riferimento organizzativo (il Comune di Siena); stesso luogo di svolgimento (il Campo); stesso numero di partecipanti (17); stesse regole di base. E' il Palio di Siena, ma, soprattutto, è il Comune di Siena, nella sua veste di grande garante esclusivo di questa manifestazione, unica e che si è andata nei secoli sempre più perfezionandosi e integrandosi con la società ed il modo di pensare e agire del periodo sociale. Ed il Palio di Siena senza le Contrade non avrebbe la nutrizione necessaria per esistere; così come le Contrade hanno bisogno e necessità di un vissuto cittadino che sa perfettamente adeguarsi e condizionarsi con il modo di pensare e agire del quotidiano. Un unicum che si chiama, prima di tutto, Siena e, successivamente, Palio, quindi Contrade. In un contesto del genere non avrebbe senso pensare di avvolgere in un cellofan l'entità Contrada, anche perché dentro questo rivestimento si annidano questioni che con la storia del mondo contradaiolo non hanno assolutamente nulla di legami ... culturali. E' il Palio di Siena, e la sua veste organizzativa, che devono essere difesi con un provvedimento statale, una legge ad hoc con la quale si valorizzi l'unico gioco al mondo che possiede regole precise quando l'America era stata scoperta da appena due secoli. il Palio di Siena è l'unico gioco in Europa che è sopravvissuto al vento riformatore dei francesi di Napoleone; neppure loro riuscirono a spezzare, o cancellare, l'organizzazione del Palio di Siena, tanto più che volevano un Palio dedicato alla Pace di Luneville nel 1801, non corso a causa della neve. E se il Palio è resistito anche a loro, ciò è dipeso da quell'intersecazione naturale del Comune di Siena con la Festa della città. ........ E' tutto questo che rende il Palio di Siena, quindi il Comune di Siena, un patrimonio da salvaguardare con una specifica legge. Palio, Contrade e Comune di Siena: ecco i tre punti su cui far ruotare il "benessere futuro" della città.

Sergio Profeti

11 gennaio 2010
Chiediamo scusa al sig. Profeti se al posto di una frase abbiamo messo i puntini. Secondo noi c'erano dei riferimenti alla vita attuale della politica di Siena, che in un qualche modo, ai lettori del nostro Blog non interessano. E' quanto scritto, in modo mirabile, nel resto dell'articolo, che interessa.
Comunque il testo integrale lo si può leggere sul sito www.sunto.org

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