31 dicembre 2009

CHI SARA'?

Un ‘esperto’ di cultura per il Palio

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“Dopo aver molto lavorato sui regolamenti, è arrivato il momento di accentuare uno dei punti di forza del Palio di Ferrara, quella ricerca storica che è alla base della sua stessa esistenza. Per questo – afferma il presidente dell’Ente Palio, Vainer Merighi – credo che il coordinamento della Commissione Cultura, alla quale vanno tutti i miei complimenti per quanto prodotto fino ad oggi, dovrebbe essere affidato ad un consulente esterno alla manifestazione, ma di grande spessore culturale”.
Nomi, al momento, non se ne fanno, anche se è facile immaginare una possibile rosa cui offrire l’incarico. “Non si tratta semplicemente di coinvolgere nelle nostre iniziative – dice ancora Merighi – uno studioso, uno storico, un ricercatore, che possa mettere a disposizione della Corte e dello otto Contrade e più complessivamente, del nostro Palio, la sua preparazione e con questo garantirci una sorta di patente culturale. Il senso più ampio che questa idea vuole avere, è quello di una nuova e più ampia apertura nei confronti della città e dei suoi attori”.

“E’ importante operare su questo fronte – continua il presidente – perché non ci si può nascondere che, per molti, il Palio rimane una manifestazione da guardare, magari con compiacimento, ma con un certo distacco e quel tratto che sembra separarci dalla città, cresciuto nel tempo anche per nostra responsabilità, va cancellato nel segno di una nuova logica, che ci veda sempre più integrati e forti di una nostra progettualità, nel tessuto culturale, ma anche sociale ed economico, del territorio”.

Su questa soluzione, dopo che i componenti della Commissione Cultura, nel corso della riunione durante la quale il presidente Vainer Merighi, l’aveva presentata, avevano già espresso un parere positivo di massima, si stanno confrontando i responsabili delle Contrade e della Corte Ducale. A loro, Merighi ha chiesto di indicare una rosa di nominativi, tenendo conto di diverse specificità, dal bagaglio culturale alle capacità professionali che possono riguardare anche elementi come regia e scenografia, fino al desiderio forte di mettersi in gioco.

“Una cosa è certa – conclude Merighi -. Dalla collaborazione tra gli uomini e le donne di Palio ed un grande “esperto”, che ha certamente una lettura meno coinvolta della manifestazione, potrebbero davvero scaturire risultati di grande rilievo”.

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