22 febbraio 2008

In Piazza ariostea un tempo.....


Ferrara non solo arte
Confidenze del 20/02/2008 N.9 -26 FEBBRAIO 2008

Sospesa tra Romagna e Veneto, è una città accogliente e cordiale. Ma anche molto romantica. Dove trovi tesori del passato e golosità intramontabili di Alessandro Montello più che una città, Ferrara è quasi un'isola a sé, sospesa tra Romagna e Veneto: è una città accogliente e gioviale, ma anche poetica e vagamente malinconica. Un gioiello dell'arte italiana, in cui modernità e antica bellezza convivono in armonia. Se ne vuoi una prova concreta puoi visitarla in questi mesi, per ammirare anche la mostra su Mirò aperta fino al 25 maggio nel Palazzo dei Diamanti. Oppure puoi andarci in piena estate quando per una settimana le vie del centro storico saranno invase dalla più colorata e divertente armata di suonatori di strada. Il Ferrara Buskers Festival quest'anno si terra dal 22 al 31 agosto ed è l'occasione migliore per assaporare le sensazioni di una gioiosissima fiera medievale. Se, invece, a Ferrara ci arrivi in settembre troverai il Ferrara Baloons Festival, il più grande appuntamento nazionale di mongolfiere. Qui è facile fare amicizia A Ferrara, che è patrimonio dell'umanità protetto dalTUnesco, è meglio arrivarci in treno: prima di tutto per rispetto verso una città che ha scelto di utilizzare al 100% solo energia pulita e rinnovabile; ma anche perché è il modo migliore per fare che, da subito, il tuo ritmo si accordi a quello riflessivo e colloquiale della città. Sara per l'intrico di stradine del centro storico, per la disponibilità delle persone o per lo scenario imponente e romantico che ti circonda, Ferrara ti sembrerà proprio il posto giusto per fare amicizia, per parlare, parlarsi e ascoltare. Qui scopri storia e arte, ma anche allegria e buona tavola. A Ferrara trovi, infatti, una cucina strepitosa, capace di sposare il dolce e il salato in un concerto di armonie gustose e delicate, per il palato ma anche per gli occhi. Sì, per gli ocelli: perché da queste parti la cucina si fa anche con la bellezza. Non a caso si racconta che le tagliatelle siano state inventate qui, nel 1503, in occasione del matrimonio di Lucrezia Borgia con Alfonso d'Este, signore di Ferrara, per rendere omaggio ai suoi lunghi e biondissimi capelli. Nove chilometri di mura Quando arrivi a Ferrara segui la corrente di viale Cavour, l'arteria principale della città. Dopo pochi passi, alla tua sinistra, si aprirà la città risistemata ai primi del Novecento, il Rione Giardino. Quasi al suo centro, in fondo a corso Vittorio Veneto c'è il Serbatoio Monumentale dell'Acquedotto cittadino progettato da Carlo Savonuzzi nel 1929. Da li, se tieni la sinistra, imboccherai via Garibaldi e verrai avvolta dal fascino labirintico del centro storico, custodito oggi come un tempo dallo spettacolo unico delle sue mura: nove chilometri di rossi mattoni un tempo gloria e vanto della città e sistema difensivo tra i più imponenti dei secoli passati, che oggi accolgono il verde impeccabile dei terrapieni alberati. Lungo il terrapieno o nel vallo, le mura sono il percorso obbligato per una visita completa alla città. Tornando nel centro storico, dove sarai accolta dalla cordiale vivacità dei ferraresi, resterai incantata dai mille vicoli che si aprono a ogni passo, lungo i quali, sul selciato di ciottoli, sfrecciano le biciclette. Percorrendo i mille affascinati passaggi coperti di via delle Volte, arriva lino a palazzo Costabili detto di Ludovico il Moro. L'imponenza rinascimentale dell'esterno si sposa con gli affreschi cinquecenteschi di Benvenuto Tisi da Garofalo. Di fronte al palazzo si apre un viottolo che ti porterà a palazzo Schifanoia, da molti definito «la più sontuosa delle delizie» ferraresi. Dietro la facciata, che un tempo era affrescata, sono custoditi i tesori del museo civico e gli affreschi dei più noti artisti ferraresi come Francesco del Cossa ed Èrcole de' Roberti. Poi passando accanto a Santa Maria in Vado, al Corpus Domini e a San Francesco attraversa l'arteria principale della città, che da questa parte si chiama corso della Giovecca, per esplorare i quartieri a nord. Raggiungi piazza Ariostea, sul cui ovale un tempo si correva il palio e che oggi è un punto d'incontro dove le persone si ritrovano per commentare i fatti del giorno, mentre i bambini scorrazzano sotto la statua deU'Ariosto. Il pane più famoso del mondo Sulla piazza, puoi fermarti per una sosta ristoratrice al Wine bar Ludovico e sentirti ferrarese tra i ferraresi: non ti sarà difficile dialogare e scambiare opinioni con gli altri clienti, per la maggior parte giovani aperti e gioviali. Oppure, puoi fare ancora pochi passi ed entrare in uno dei paradisi della buona tavola: il panificio-pasticceria di Gianfranco Orsatti, in via Palestro 69. Qui verrai avvolta da fragranze irresistibili che rendono omaggio alla tradizione secolare che mette al centro della tavola il pane. E quello ferrarese è famoso nel mondo, tanto che gli è stato assegnato il riconoscimento del marchio Igp (Identificazione Geografica Protetta) della Comunità Europea. La storia di questo pane, chiamato «coppia», risale al 1536 quando, in occasione di una cena offerta da Messer Giglio al Duca di Ferrara, s'incomincia a parlare di «un pane intorto e ritorto»: ovvero, un corpo centrale e due crostini arrotolati che terminano a punta, leggera, fragrante. Ancora oggi è così ed è inimitabile. Il suo segreto? La sapienza di una tradizione secolare, la qualità degli ingredienti e dell'acqua, l'ambiente di lievitazione, la sua umidità e le temperature ideali dei forni e, infine, le mani dei mastri fornai ferraresi. Un consiglio? Non resistere alla tentazione e assapora la fragranza della «coppia». Proseguendo, raggiungerai il Cimitero Ebraico dove potrai entrare in un luogo di grande spiritualità e, nonostante le spoliazioni del secolo scorso, ammirare alcuni manufatti di grande pregio artistico, come alcune lapidi, molte delle quali ottocentesche. Tra le più recenti, invece, è molto interessante quella che indica la sepoltura dello scrittore Giorgio Bassani (l'autore di // giardino dei Finzi Contini), opera di Arnaldo Pomodoro. Infine, una curiosità legata a questo luogo è rappresentata dalla presenza del ginkgo, pianta originaria dell'Estremo Oriente. Tornata in corso Porta Mare raggiungi palazzo dei Diamanti, prima tappa dell'Antica via degli Angeli, oggi Corso Èrcole I d'Este, forse la via più imponente di tutta Ferrara, alla fine della quale si staglia la possente bellezza del Castello Estense. Le sue inarrivabili torri di mattoni rossi custodiscono i segreti di una storia iniziata nel 1385 e che ha visto passare sotto di sé quasi mille anni di vicende ferraresi. Poi, la splendida cattedrale dedicata a San Giorgio, attorniata dal palazzo Ducale, dalla torre dell'Orologio, dalla stupenda Loggia dei Merciai e dal campanile disegnato da Leon Battista Alberti. Da qui potrai inoltrarti lungo via Porta Reno alla ricerca dei più eleganti negozi alla moda, per fare un po' di shopping o anche solo per guardare le belle vetrine. Oppure, puoi perderti tra i vicoli della zona ebraica ricca di memorie..............

...semplicemente imbarazzante.......in piazza ariostea un tempo......

1 commento:

Anonimo ha detto...

Questo "giornalista" dovrebbe imparare da Sara!!!!

Ci vediamo alle serate medievali del Buskers Festival!!!!

Bradipo