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La magia del Palio sul grande schermo
In che modo? Attraverso una maggiore sinergia con le istituzioni. Il nostro impegno è anche quello di veder realizzato il museo multimediale del Palio (dovrebbe essere ospitato a casa di Stella dell’Assassino ndr) che a parte il costo iniziale verrebbe gestito per intero dalle contrade e sarebbe un’enorme risorsa per non solo per i ferraresi ma anche per i turisti”.
Parole di elogio per i contradaioli vengono spese anche dal sindaco. “Il palio, oltre a essere una risorsa per la città è anche un vero e proprio antidoto alla solitudine. Le contrade non è vero che dividono la città, sono un pretesto per creare aggregazione e insieme fanno cresce i ragazzi. Sicuramente con le loro iniziative lungo tutto l’arco dell’anno sono una pregevolissima alternativa agli schermi digitali”.
Il film è introdotto dal regista Cesare Bastelli. In verità quelle su Ferrara sono due puntate di una serie di documentari dedicati alle rievocazioni storiche sparse per l’Italia. Gli eventi vengono raccontati attraverso il dietro le quinte, intervistando i protagonisti sconosciuti che rendono grandi queste manifestazione. “Questo lavoro mi è stato commissionato direttamente da Pupi Avati. Ho intervistato e ripreso gente veramente appassionata al proprio passato – introduce il regista, prima della proiezione – che senza percepire alcun compenso dedica ore e ore del proprio tempo per rendere straordinario un evento come il Palio”.
Ma tra gli ospiti illustri presenti in platea c’è lo stesso regista bolognese, che da anni lavora con Battistelli e di cui è stato maestro. “Con questo progetto abbiamo voluto fare in modo che questi eventi, che nascono da importanti ricerche storiche, siano raccontati dagli individui che vi stanno dietro, spiegando il loro percorso. Molti di coloro che sono presenti in questa sala stasera – precisa Pupi Avati – si rivedranno come protagonisti all’interno del film”.
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