16 novembre 2009

Tutto un altro mondo.......

Facciamo vivere questa città”.
Una lettrice scrive al Corriere: “Tanta gente per un evento bello, altro che concerti”. “Il mercato di sabato ha insegnato che Siena ha bisogno di iniziative”.
SIENA16.11.2009indietroMercato in Piazza Ha riscosso grande successo, migliaia i senesi nel Campo

La giornata di sabato ha dimostrato inequivocabilmente una cosa: a Siena non c'è mai niente. Perché quando viene organizzato qualcosa, allora la città si riempie e rivive. La rievocazione del mercato storico in Piazza del Campo ha fatto questo. A pensarci bene si è trattato di un evento che può essere definito tale solo a Siena. In Italia decine e decine di città ed anche paesi organizzano mercatini simili, ma per la nostra città, abituata a nulla che non sia il Palio, il mercato si è trasformato in una attrattiva da mille ed una notte. Migliaia le persone che si sono riversate nel centro storico fin dalla mattina, non giovani con lo zaino a prendere il posto per un concerto serale, ma persone di ogni età, adulti, anziani e famiglie. Gente che ha girovagato per le bancarelle, ha acquistato e poi ha continuato a passeggiare per le strade, è entrata nei negozi, è rimasta fino a sera e poi ha riempito i ristoranti. Ovunque un pienone. E' stata la dimostrazione di quanto poco offra Siena nel resto dell'anno, quando le strade sono semivuote anche nel fine settimana, quando i locali sono a litigarsi i pochi clienti che hanno il coraggio di raggiungere il centro storico in pieno inverno, sottoponendosi a scarpinate infinite per arrivare da qualsiasi parcheggio al centro. Questi d'altronde sono i limiti della ztl… Adesso la speranza è che da questo evento qualcuno impari di cosa ha bisogno la città. Intanto ha bisogno che la sua bella Piazza sia veramente vissuta durante tutto l'anno, e non abbandonata a bivacchi di chi la usa in modo anche improprio ed illegale. Sì ad eventi, mercati, fiere, che si protraggono per una giornata o più e che richiamano sicuramente più gente in città che un concerto serale spesso di artisti che sono poco più che illustri sconosciuti. Sì alle grandi mostre culturali, unite ad attività per il resto della città. Rilanciamo la Settimana dei vini, allargandola a tutta la città, diamo spazio a chi ha la volontà e la creatività di organizzare qualcosa a livello commerciale, quindi sì ai simil "October fest", alla festa del Ricciarello, alle Castagne e al Vino novello. Possibile che cose come queste debbano essere appannaggio solo delle contrade e non se ne sia capito il ritorno che ne potrebbe avere la città se fossero organizzate a livello generale? Adesso il mercato è finito ed a guardare il programma della "Città del Sì" altre iniziative che possano avere lo stesso successo non ce ne sono. Sarà necessario attendere altri 700 anni per veder rivivere la nostra città?
Qualche centinaio di Km ci divide.....ma è come se ci fosse un oceano........in tutti i sensi..........

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