06 ottobre 2008

THIENE rasegna stampa

Da Il Giornale di Vicenza
Lunedì 6 Ottobre 2008

THIENE. La manifestazione, allargata ad altre vie, registra ugualmente il pienone
Sapore di gusti antichi nel mercato in costume
La folla all’assalto del centro in veste “rinascimentale”

Marialuisa Duso Dopo l’avvio blando di sabato si poteva cominciare a temere una sorta di assuefazione da troppa offerta, ma la domenica ha sancito, ancora una volta, l’irresistibile fascino del Mercato rinascimentale europeo. Nelle ore centrali del pomeriggio la solita folla, quella che ad un certo punto rende difficile camminare e impossibile sbirciare da una bancarella all’altra, ha invaso il centro di Thiene. La Thiene di oggi, coi suoi negozi aperti e i bar, un po’ tutti affollati, ha fatto da sfondo alla Thiene di 500 anni fa, coi suoi nobili, i mercanti, i festosi ragazzini i tanti artigiani che hanno dato sfoggio del loro talento.
Ancora una volta il mercato rinascimentale ha permesso di aprire una pagina di storia, per riscoprire come si lavorava tanto tempo fa, ma anche per ricordare, attraverso lo speaker, insieme ai fatti storici, piccoli aneddoti della vita di allora. Proprio immaginando la folla, che puntualmente è arrivata, si è deciso di estendere quest’anno l’area del mercato, con taverne che hanno toccato anche piazza Scalcerle e l’incrocio con Corso Garibaldi. Altre bancarelle sono state collocate lungo via Trieste, rimescolando un po’ le carte, per far scoprire atmosfere e sapori.
Il visitatore non aveva che l’imbarazzo della scelta fra sapori senza tempo, come il pane con lardo o sardela, spiedini di carne, pesce fritto, panini con sopressa; ha dovuto armarsi di pazienza chi voleva arrivare vicino sia alle fritole che alle frittelle di mele, solito successo anche per gli infilzà, spiedini di frutta ricoperti di cioccolato. Ma il piatto forte della festa rimane la porchetta, che ha cominciato a girare fin dal mattino.
Un mercato da osservare fra tante conferme, ma anche un pochino da vivere, soprattutto dove anche il pubblico poteva essere protagonista. L’attrazione maggiore in tal senso è stata piazzetta Rossi, trasformata nella città dei bambini, dove grandi e piccoli avevano la possibilità di riscoprire i giochi di un tempo, tanto semplici quanto affascinanti e capaci di affinare arguzia e manualità, lasciando dentro un piccolo rimpianto, di quel tempo in cui non esistevano giochi elettronici, ma bastava un cortile e un po’ di inventiva per essere felici e spensierati.
Hanno strappato ripetuti applausi le varie esibizioni di giocolieri e sbandieratori che hanno scandito un po’ tutta la giornata, toccando i diversi punti della città. Un po’ deludenti invece, proprio perchè non proponevano niente di nuovo, le bancarelle: un po’ troppo ripetitivi gli ospiti di Euro XVI, un po’ troppa bigiotteria, che sicuramente fa mercato e magari tenta qualcuno, ma certo non aiuta ad elevare il tono culturale della manifestazione. Ma sono solo dettagli che è giusto affinare proprio perchè questo mercato rimane uno degli appuntamenti forti della programmazione thienese.

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