01 aprile 2008

A proposito di SITO:Auditorium del Conservatorio...ovvero quando il direttore è un grande direttore.....

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Notizia inserita il 1/4/2008
Puntualizzazioni sull’Auditorium del Conservatorio

In risposta alla lettera dell’avv. La Villa, il quale chiede pubblicamente informazioni sulla sorte dell’Auditorium del Conservatorio, desidero informare che è trascorso poco più di un anno e mezzo (e non cinque anni) da quando il sottoscritto ha firmato la convenzione con il Comune e la Fondazione Carife, per l’avvio delle azioni per la progettazione e il restauro della storica sala. Un risultato straordinario, visto che in trent’anni di chiusura al pubblico, non si era mai riusciti a sbloccare la situazione. Un risultato reso possibile dal lavoro congiunto di Conservatorio, Comune e Fondazione Carife, che ha consentito finalmente al Frescobaldi di ottenere dal Demanio le autorizzazioni che servivano, dal Comune la disponibilità a risolvere annosi contenziosi burocratici, e dalla Fondazione Carife e dal Ministero dell’Università la disponibilità ad erogare un finanziamento a sostegno del progetto.

Dopodichè è stato affidato all’Università di Ferrara (con staff di progetto guidato dalla Facoltà di Architettura) il compito di effettuare un lavoro di ricerca e di studio, che portasse al cosiddetto progetto “definitivo” (propedeutico al progetto esecutivo), corredato dalla stima dei costi. Tale progetto è stato consegnato poco più di un mese fa, corredato da una stima di costi di circa 4.500.000 euro. Ora i contenuti del progetto sono in corso di verifica da parte di uffici comunali e da parte di esperti nominati dal Conservatorio, dopodichè si valuteranno, insieme, le opportune decisioni da adottare. Questi, a tutt’oggi, i fatti. Rispetto alla presunta discrepanza dei costi tra il presente progetto e quello redatto nel 2003 da uno staff nominato dall’avv. La Villa, (allora Presidente del Conservatorio) va sottolineato che l’affermazione che i costi siano raddoppiati non ha alcun fondamento, in quanto si tratta di due progetti del tutto diversi.

Quella realizzata nel 2003 era una valutazione progettuale di massima alquanto generica, racchiusa in poche pagine, la quale non prendeva in esame una serie di necessità e di costi ineludibili, come la bonifica dell’amianto che riveste tutta la sala dell’Auditorium, il totale rifacimento dell'impiantistica di tutta la struttura, il consolidamento delle strutture murarie per adeguarle alle norme antisismiche, la necessaria dotazione di bar, biglietteria, guardaroba, foyer, camerini (al fine di rendere usufruibile la sala dal pubblico), lo smontaggio e rimontaggio dell'organo a canne. Mancava del tutto un dettagliato computo dei costi, che invece nel progetto attuale occupa, da solo, un centinaio di pagine e raccoglie una per una tutte le voci del progetto, parametrate su verificabili prezzi di mercato. Ciò non toglie che non si possano valutare modalità di risparmio rispetto all’attuale progetto, ad esempio attraverso mirate modifiche alle scelte progettuali, anche se, a titolo di esempio, si può portare il caso del restauro del Teatro Toniolo di Mestre, di capienza analoga all’Auditorium, che è costato oltre 7.500.000 euro. Rispetto ai tempi di progettazione, va detto che il progetto dell’Università di Ferrara avrebbe potuto essere consegnato anche prima, se il Conservatorio non fosse stato costretto a bloccarne i lavori, in seguito all’inopinata e improvvisa concessione da parte del Demanio al Ministero delle Finanze dell’ex-Convento di S. Benedetto, che era stato promesso al Frescobaldi per ricavarvi la sua sede succursale.

Il reperimento di una sede succursale è condizione indispensabile per concludere il restauro dell’Auditorium, per due importanti motivi: prima di tutto perché nella sede succursale dovrà essere spostato il grande organo attualmente ospitato nell’Auditorium, così che si possano rispettare le originali condizioni di acustica e di dimensioni di palcoscenico, ideate dall’Architetto Savonuzzi. Il secondo motivo, altrettanto grave ed urgente, è determinato dal fatto che, con il restauro dell’Auditorium, il Conservatorio perderà quasi la metà delle già pochissime aule di cui dispone, che dovranno essere liberate per ricavarvi i camerini, il foyer e le sale di deposito strumenti. A ciò si aggiunge il fatto che gli allievi dell’istituto sono aumentati dell’80% in due anni e che ora il Frescobaldi sta vivendo una drammatica situazione di carenza di spazi per le proprie attività didattiche, che sta creando gravissimi disagi a studenti e famiglie.

Perduto, molto a malincuore, il Convento di S. Benedetto, il sottoscritto sta combattendo con il Demanio dello Stato una strenua battaglia per ottenere un altro spazio da tempo libero ed inutilizzato, ovvero l’ex-Convento dei Teatini, già sede dell’Agenzia delle Entrate, per il quale ha già avuto il parere favorevole della Soprintendenza, oltre ad aver vinto un ricorso al Consiglio di Stato per ottenerne la concessione gratuita. Ma il Demanio inspiegabilmente non ha ancora risposto, nonostante siano ormai trascorsi due anni dall’invio della prima istanza di concessione.

La situazione tuttavia è ormai divenuta ingestibile. In questi giorni si effettuano lezioni perfino negli uffici. A breve inizieremo a tenere lezioni nel portico prospiciente P.tta S. Anna e, se necessario, nella pubblica piazza. Attiveremo una raccolta di firme e indiremo manifestazioni pubbliche, finalizzate a sensibilizzare le forze politiche e i responsabili ad accelerare la concessione dei Teatini al Conservatorio "G. Frescobaldi", in modo da poter rapidamente portare avanti i lavori dell’Auditorium e da poter offrire agli studenti che vengono a studiare a Ferrara da tutta Italia condizioni degne di una società civile e adeguate al ruolo riconosciuto a Ferrara di città d’arte e di cultura.

Giorgio Fabbri, Direttore Conservatorio di Ferrara
Naturalmente noi siamo pronti alla chiamata. Il conservatorio è nel nostro territorio e quell'80% di iscrizioni in più significherà pure qualcosa.......
Tutti i contradaioli sono a disposizione.....

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