13 febbraio 2006

Documentario di un’esperienza unica

Tutto è cominciato mercoledì mattina alle quattro, orario da signori, quando io e Pola ci siamo presentati (in ritardo ovviamente) alla partenza del pullman per Torino. Questo ha compromesso la nostra posizione, relegandoci ai primi due posti dietro l’autista, affianco ai sedili occupati dal mitico Nando.
Il viaggio, dalla mostruosa durata di 6 ore, ci ha visti dondolare tra uno stato di sonno "apparente" e una veglia poco attenta, perseguitati dai fantasmi delle chiacchiere tra Nando e l’autista durate tutta notte.
Giunti a Torino per le undici, dopo essere stati spogliati nudi dai metal detector all'entrata dello stadio, abbiamo atteso fino all'una per accedere al suddetto per un'ora scarsa di prove, impreziosite dalla performance di Mosele, caduto nella buca di fronte al palco dell'orchestra in seguito ad un lancio sulla testa risultato un po' fuori misura. Risultato: naso, labbra e bocca sbucciati, ginocchio dolarante e risate sotto i denti da parte di tutto l'entourage.
Dopo il pranzo, sempre a base di maccheroni con pesce di origine sconosciuta, seppie con piselli, arancia e dolcetto ammuffito, smaronata di 6 (sei) ore in attesa della prova generale prevista per le nove e mezza.
Ed ecco l'emozione, unica e acutissima, di entrare in uno stadio fatto di 35.000 persone, con le luci, le musiche e l'atmosfera del grande evento. Un'esperienza che l'esibizione di venerdì non riuscirà comunque a replicare.
Si esce euforici, ma si dimentica presto la gioia in seguito alla visione della palestra in cui ci hanno relegato per il pernottamento, dopo una doccia frugale in una palestra poco distante. 50 posti letto, a un metro uno dall'altro, non si sono visti nemmeno nei peggiori film di guerra quando raccolgono nelle scuole diroccate tutti gli sfuggiti ai bombardamenti. Ma va bene così. Ci si gode già la giornata di completa libertà che ci aspetta...
Il sottoscritto, Pola e Mamo di San Pietro in Casale alle ore 10,30 intraprendono la visita del centro storico, dopo un risveglio doloroso a base di bagni freddi e acqua gelata.
Due paste a cranio e cappuccino spaventoso (tasso di caffeina da delirio) fanno da cappello ad una giornata che ci ha visto prima di tutto visitatori del negozio ufficiale delle olimpiadi, con prezzi che urlavano vendetta. Questi gli acquisti: Mamo, una felpa per sé - Checco, un coltellino multiuso in piombo fuso con il logo delle olimpiadi (completamente inutile) - Pola, un portawhisky tascabile da ubriacone (sempre con il logo delle olimpiadi). Segue la visita al museo nazionale del Cinema, presso la Mole Antonelliana, con Pola che si perde dopo due sale e verrà ritrovato solo qualche ora dopo in completo stato confusionale mentre cerca di rubare da una teca il body in pizzo nero appartenuto a Marylin Monroe. Dopo il pranzo a base di Gyros greci, i tre perdono completamente il senso dell'orientamento, e vagano per il resto della giornata aspettando la cena. Pizza napoletana, autobus, palestra e sacco a pelo. Stop.
Il venerdì è tutto sommato una replica del mercoledì. Si entra allo stadio per le 10 e si attende la cerimonia ufficiale tra sonnellini, caffé lunghi lunghi e qualche lettura sporadica.
Alle sette, con i maroni già pieni, tutti decidono di cambiarsi e si attende l'ora X.
Il resto è ormai storia, come avete potuto vedere sui vostri teleschermi. Rimane il ricordo di un'esperienza unica e irripetibile, vissuta con grande intensità e partecipazione da tutti i componenti della delegazione FISB.
Ricordo che Pola potrà portare alla memoria ogni volta che berrà whisky dalla sua bellissima borraccia in metallo con il logo delle olimpiadi... UBRIACONE!

4 commenti:

ilfolle ha detto...

nutro sana invidia per voi che avete partecipato a tutto ciò.
chi se ne frega della fatica e tutto il resto,avete partecipato ad un evento mondiale irripetibile sotto tutti i punti di vista.
io avrò solo l'onore di poter dire che conosco "due che hanno la cerimonia di apertura di torino 2006".
grazie per aver portato il giallo verde a torino.

mandula ha detto...

ma scusa tu non eri quello su cui batteva il martello yuri chechi, chechi yuri?

ilfolle ha detto...

no!:-)))
perchè non aggiorni il blog?
io ci provo a tenerlo aggiornato con cose anche stupide....e poi non vai neanche a torino,sei proprio di ultima come direbbe topino.

:))))))a quanto pare però nando era del gruppo vacanze...

maulo ha detto...

Scusa tania...hai ragione...ieri sera ho controllato la famosa VHS di cui ti ho parlato, ma purtroppo non è lei...e non ho trovato niente neanche in altri nastri..mi sa che l'ho restituita...mi spiace